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Metodologia

Siamo docenti specializzati nell’insegnamento dell’italiano L2, il nostro è un approccio integrato di tipo comunicativo e umanistico-affettivo che tiene conto dei bisogni e delle motivazioni dello studente.

Poiché l'ansia e lo stress bloccano il processo di apprendimento, crediamo che una didattica ludica in un ambiente rilassato, divertente e coinvolgente favorisca il processo di assimilazione linguistica: durante le lezioni utilizziamo giochi didattici, simulazioni, role play e attività comunicative per stimolare l'uso della lingua italiana.

Lo studente è per noi centrale. Oltre a libri di testo aggiornati, creiamo anche materiali preparati ad hoc, con lo scopo di andare incontro alle esigenze di ogni singolo apprendente.

Questa metodologia permette di consolidare le conoscenze acquisite, ripassare gli argomenti dimenticati e permettere un miglioramento graduale e continuo.

 

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L’APPROCCIO COMUNICATIVO è alla base di numerosi metodi ed è oggi l’approccio alla base dell’insegnamento delle lingue straniere.

Lo scopo dell’insegnamento di una lingua straniera non è il raggiungimento da parte dello studente della semplice competenza linguistica (l’insieme delle regole grammaticali, l’esprimersi con un linguaggio verbale), ma il raggiungimento della ben più complessa e articolata competenza comunicativa come per esempio la fonetica, il lessico, la comprensione di varietà, stili ed eccezioni.

Una lingua straniera può essere infatti usata solo se è conosciuta la cultura del paese straniero dove si parla: lingua e cultura sono quindi strettamente legati.

Gli APPROCCI UMANISTICO-AFFETTIVI comprendono una serie di metodi accomunati dall'interesse per tutti gli aspetti della personalità umana, non solo quelli cognitivi, ma anche quelli affettivi e fisici.

Ogni persona ha infatti un canale preferito per fare esperienza del mondo e per apprendere, canale che va identificato e sfruttato anche per l’insegnamento linguistico. Quest’ultimo deve inoltre coinvolgere tutti i sensi della persona, per attivare il maggior numero di aree cerebrali e metterle al servizio dell’apprendimento.

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